D3385CA8 F576 4317 B67B EBFDDA1EADB1Siamo alla fine dell’anno e siamo abituati all’idea di scrivere nuovi propositi per i mesi che verranno.

Poi succede che il più delle volte questi propositi siano già finiti nel dimenticatoio prima della fine di gennaio, con tutta la frustrazione che ne consegue.

Credo sia molto bello lavorare sui propositi e credo sia fondamentale fare spazio.

Immaginate di andare a fare acquisti e di doverli riporre.

Quanto cambia tra l’avere un armadio tutto pieno e quindi doverli stipare dentro, magari accartocciandoli, e il collocarli in uno spazio ampio e che respira?

Dunque prima di iniziare a desiderare, dedichiamoci al fare spazio.

Il libro di Linda Thomas: “Pulire!? Come passare da una gravosa necessità a una dichiarazione d’amore verso il presente” è illuminante al riguardo e ci parla di questo compito dal punto di vista spirituale e animico.

Nell’era consumistica il curare qualcosa e mantenerlo ha perso valore, si è abituati all’usa e getta e questo impedisce di unirsi sempre meno con le persone e con le cose, anche se parallelamente ci sono moltissime persone che non riescono a buttare nulla ed accumulano compulsivamente fino alla deriva della disposofobia.

Questo perché si è perso il legame animico con la realtà.

È molto importante il nostro atteggiamento: come mi rivolgo ad uno spazio, ad un oggetto, a una persona, a me stessa? Senza sentimento o con coscienza? 

Il segreto è portare attenzione, nutrimento e cura affinché ci possa essere crescita.

E nel momento in cui abbiamo agito con intenzione, non abbiamo tolto solo lo sporco, ma abbiamo creato spazio per qualcosa di nuovo.

Un aspetto molto interessante del libro della Thomas, appassionata di antroposofia, è il prendere in considerazione l’energia del quattro elementi in relazione all’attività del pulire e quindi del fare spazio.

Come Rudolf Steiner ebbe modo di sottolineare più volte, noi non siamo mai separati da ciò che è elementale, ma solo non ne abbiamo abbastanza coscienza.

Il pulire può aiutarci in questo.

Il pulire è un’attività che è sulla soglia e che può realmente aprirci all’esperienza spirituale con gli elementi.

Possiamo invitarli a partecipare al nostro lavoro e ringraziarli del loro sostegno.

Con il sostegno della Terra puliamo e abbiamo cura.

L’Acqua lava e libera, come ci ricordano molti canti medicina o preghiere.

L’aria purifica e il Fuoco modifica con l’azione, determinando un cambiamento di stato e risvegliando la forza di volontà. 

È attraverso la nostra coscienza e il modo in cui eseguiamo qualcosa che creiamo qualità e ci permettiamo di vivere un processo di autoeducazione.

Tutto questo richiede tempo e attenzione, va oltre l’usa e getta e l’elenco di intenti da primo dell’anno.

Comincia da qui: 

  • scegli una cosa piccola (un armadio, una stanza, uno scaffale…)
  • osserva per un minuto e senti cosa ti provoca fastidio
  • disegna come vorresti questa cosa rinnovata senza trascurare colori e dettagli
  • pianifica in che tempo e in che modo puoi dar vita a questa trasformazione
  • metti una musica e danza per celebrare il processo che hai creato.

Ti auguro una buona conclusione di fine anno, che non si fissi sulle cose andate bene e andate male e che ti apra ad un processo di trasformazione continua, così com’è la realtà materiale, sempre mutevole.